Una donna grossa, vestita di nero, scende dalla pesante bici dello stesso colore e l’appoggia al muretto.
Sistema la gonna ed entra al camposanto. Porta con sé dei fiori e la borsa della spesa. Scommetto che dopo aver sistemato la tomba del marito, come si conviene, andrà a mettere su il brodo, che verrà ricco, profumato, pronto ad accogliere degnamente cappelletti e formaggio grattugiato.
Nel nebbioso mattino della bassa parmense, la morte assume un ruolo discreto, quotidiano. Raccogliere le barbabietole, girare le forme del parmigiano e morire: tutte cose da fare a tempo debito.
Camposanto
luglio 16, 2010 di delmiglio
In fondo, la morte e la vita si fanno sempre “ottima”
compagnia.
Buon pomeriggio
Gina
giusta osservazione, Gina